NEWS ed EVENTI

DOMENICA 27 MARZO ORE 9.30

GIORNATA REGIONALE COLLI VENETI
Praglia-Villa dei Vescovi sulle orme di A Fogazzaro

Dall’Abbazia di Praglia a Villa dei Vescovi e ritorno. Il percorso è tutto un saliscendi con alcuni tratti abbastanza impegnativi (altimetria max 150mt) è ad anello di circa 10/12 Km.


Buongiorno a tutti, ecco qui l’uscita sperimentale da tempo promessa.

-Abbazia di Praglia – 9:15 Registrazione partecipanti e ore 9:30 Partenza
– Sosta nel cuore dell’ameno borgo di Luvigliano, oggi frazione di Torreglia per la visita alla Chiesa di San Martino di Luvigliano, (1077) per ammirare la Pala di San Martino (1527) del pittore bergamasco Girolamo da Santa Croce, allievo di Giovanni Bellini e il dipinto della Madonnina di Roberto Ferruzzi, che dicono essere l’immagine più copiata al mondo.
– Arrivo a Villa dei Vescovi, con visita al parco, brolo e annessi. (la visita all’interno della Villa la faremo durante la prossima uscita di Aprile Villa dei Vescovi-Eremo di Monte Rua)
A raccontarci il territorio e le cose che avremo modo di vedere ci sarà il Prof. Gianfranco Cenghiaro, Roberto Manoli e Riccardo Lotto.
ore 12 pranzo a sacco oppure possibilità di un buffet al costo di € 10 a persona (affettati-formaggi-dolci e prodotti De.Co. -vino-acqua).
ore 13.30 circa ritorno verso Praglia per un percorso diverso di quello dell’andata.
ore 15/15:30 arrivo a Praglia.L’uscita è riservata agli associati.
(tessera € 5 da fare anche il giorno dell’escursione)
Buffet su prenotazione € 10
Adesioni SOLO VIA SMS/WHATSAPP 349-2678042
LINK FB

SAREMO PRESENTI CON MOSTRA A DEGUSTAZIONE PRODOTTI DE.CO.

Escursioni naturalistiche a piedi e in bicicletta, visite guidate, degustazioni di prodotti tipici, pranzi in collina, mostre d’arte, percorsi didattici, apertura straordinaria di luoghi solitamente chiusi al pubblico e moltissimo altro!
? domenica 27 marzo 2022
? la Prima Giornata Regionale per i Colli Veneti
? su tutto il territorio collinare veneto

CLICCA QUI PER VEDERE IL LINK

PRIMA FESTA DEI GARGATI 13 E 14 NOVEMBRE 2021

CLICCA QUI PER SCARICARE IL COMUNICATO STAMPA.

PROLOCO CHIAMPO: FESTA DELLE CILIEGIE
13 GIUGNO 2021

LA SAGRA DI VIVARO 12-13 E 19-20 GIUGNO 2021

16 Maggio: Festa dell’Ascensione

? Ma dove gustarla quest’anno … ancora una volta senza la tradizionale Sagra della Bondola ?
✅ Di seguito i locali di Torrebelvicino dove poter trovare questo prelibato insaccato :
? il 16 maggio da Coffee Break -Casa della Gioventù, possibilità di asporto ? il 15/16 e 22/23 maggio da La Sorgente da Otto&Giò, possibilità di asporto ? il 15/16 e 22/23 maggio da Mister Pig Torrebelvicino,
? panino con la bondola sia da asporto che a domicilio
? il 15/16 e dal 19 al 23 maggio da Trattoria ai Combattenti, possibilità di asporto
? il 19 maggio da Coffee & Wine alle Asse, solo asporto o servizio mensa
? il 21/22/23 maggio da Vecia Osteria dal Menga, possibilità di asporto
?il 22 e 23 maggio da Agriturismo Ca’ Semola, possibilità di asporto ✔ La tradizione vuole che in occasione dell’Ascensione venga consumata la bondola con la lingua quale rituale di scongiuro contro i morsi dei serpenti, che proprio in questo periodo dell’anno tornano a mostrarsi nei campi. ✔ La Bondola de l’Asensa è un insaccato di carne di maiale salata e pressata, viene solitamente consumato con cren (salsa di rafano), crauti e fagioli.? La ??????? di Torrebelvicino è un prodotto De.Co http://www.comunidecoveneto.it/…/la-bondola-di…/Buon Appetito !!
?Pro Loco TorrebelvicinoDe.Co. VicenzaPedemontana Veneta e Colli

Vota il prodotto

I Comuni di Grumolo delle Abbadesse con il riso “Vialone nano” e di Montegaldella con il tortello di zucca si contendono per la Provincia di Vicenza il premio nazionale “Piccolo Comune Amico”, lanciato dal Codacons in collaborazione con Coldiretti, Touring Club Italiano, Intesa San Paolo, Autostrade per l’Italia ed altri, con il patrocinio di ANCI e UNCEM.
Con il voto on-line (sul sito di codacons.it) dei cittadini entro il 20 febbraio 2021, saranno premiati i primi 25 Comuni con le loro eccellenze agro-alimentari.
Ricordiamo che il riso di Grumolo e il tortello di zucca sono regolarmente registrati all’Albo delle De.Co. Venete rispettivamente al n. VI-056 e al n. VI-059

Tre prestigiosi prodotti

Il Consiglio provinciale delle De.Co. vicentine, ispirati dal Viaggio in Italia dell’autore Guido Piovene, sta elaborando un progetto di promozione popolare di tre prestigiosi prodotti: “I Toresani” , “Il Bacalà alla Vicentina” e “Polenta di Mais Marano”, esempio da estendere poi anche alle Province del Veneto, con altri Autori e prodotti De.Co.
Tutti coloro che vogliono contribuire liberamente con le loro idee, sono pregati di inviare una mail alla Segreteria Regionale delle De.Co: segreteria@comunidecoveneto.it.
I prodotti De.co. :
“Toresani di Breganze” iscrizione all’Albo Regionale al n. VI-042
“Il Bacalà alla Vicentina” iscrizione all’Albo Regionale al n. VI-058
“Farina per Polenta di Mais Marano” iscrizione all’Albo Regionale n. VI-026

Mandorlato De.Co. di Lonigo (VI)

La produzione di questo candido e duro torrone è documentata fin dal Settecento, ma è probabile che sia più antica, con attendibile attribuzione agli speziali del Medioevo; l’ingrediente principale è la mandorla prodotta non solo nel bacino del Mediterraneo, ma anche nei luoghi a clima più mite e in particolare sulle costiere dei Colli Berici, dove non è raro imbattersi nel toponimo di strada Mandolara.
La mandorla era presente sulle tavole regali e non mancava mai tra i prodotti del brolo di una villa veneta e da qui la vocazione veneta per il mandorlato dove le mandorle sono legate al miele e all’albume per produrre il famoso mandorlato De.Co. di Lonigo, di elevata consistenza.
Iscrizione all’Albo regionale VI-020

Grappa di Montegalda (VI)

Dalle prime testimonianze sulla distillazione delle vinacce, che risalgono al 1600 per merito dei Gesuiti,
nasce a Montegalda nel 1840, la prima distilleria artigianale in Italia, la Distilleria F.lli BRUNELLO, che produce
Grappe che racchiudono in sé tutto il sapere artigiano e l’esperienza di 5 generazioni della famiglia Brunello.

La Grappa Montegalda, rappresenta il nostro territorio ed è una grappa giovane di vinaccia rossa dei vitigni locali CARMENERE e RABOSO, armonica, calda ed equilibrata, dal profumo intenso e fine,
con leggere sensazioni erbacee e fruttate in presenza di sensazioni retro-olfattive vinose.
Iscrizione all’Albo regionale VI-055

Farina di mais Pignoletto d’oro

Degusta il prodotto De.Co. farina di mais “Pignoletto d’oro”, originata dalle spighe di mais vitreo rosso rubino. Dalle notizie storiche ritrovate, la varietà del Pignoletto d’oro di Rettorgole è nominata in documenti del 1700. E questo mais è stato oggetto di economia e di scambi nel Vicentino fino alla fine del 1800 (quando probabilmente fu sostituito dal “Marano”).
Il Pignoletto, infatti, è stato ibridato con il mais nostrano da Antonio Fioretti nel 1890 per dar luogo al mais Marano.

È adatto per essere coltivato nella zona di Rettorgole-Caldogno (Vicenza), particolarmente umida e ricca di acqua; è una farina ricca di proteine dall’inconfondibile sapore dolce per preparazione di polenta da accompagnare ai piatti di spezzatino, bacalà, renga.
Il prodotto è iscritto all’Albo Regionale al n. VI-007

Miele Valchiampo

Il Miele Valchiampo De.Co. iscritto all’Albo Regionale al n. VI-011 dei prodotti Intercomunali*, proviene da nove Comuni della Valchiampo (Vicenza): VI.011.1-Chiampo, VI.011.2-Montorso, VI.011.3-Zermeghedo, VI.011.4-Montebello V., VI.011.5-Arzignano, VI.011.6-Nogarole V., VI.011.7-San Pietro Mussolino, VI.011.8-Crespadoro, VI.011.9-Altissimo, dove si produce miele di ottima qualità, premiato in passato come il migliore d’Europa e del Mondo.
Il disciplinare approvato fissa i parametri per la produzione di miele De.Co. d’acacia, di castagno, di ciliegio, di melata, millefiori e tarassaco, tutti ottenuti con arnie allevate sul territorio locale.
Nel disciplinare è chiaramente espresso che non sono consentite manipolazioni, miscelazioni o qualsiasi altra lavorazione successiva alla smielatura, a garanzia di un prodotto naturale e di alto livello.

Il miele è un eccellente strumento di misura per valutare la salute e la qualità di un territorio. Il fatto che il Miele Valchiampo De.Co. sia stato premiato come migliore del mondo 2013 e migliore d’Europa 2014 e 2017 e che tutti gli anni vince numerose medaglie di oro e d’argento la dice lunga su questa terra, ricca di meraviglie e sorprese nascoste.

Mettetelo alla prova: degustare il Miele De.Co. nei piatti freddi a base di formaggi d’allevo di montagna, dall’inconfondibile sapore del latte crudo, prodotto in alta valle.

*Intercomunale
• Art. 4 C. 2 definisce I Requisiti Per L’attribuzione Della De.Co. Ai Prodotti Locali. I prodotti che si fregiano della De.Co. devono essere prodotti nell’ambito del territorio del Comune o di un territorio intercomunale omogeneo per caratteristiche produttive e di prodotto ed essere legati alla storia, alla cultura e alle tradizioni locali.

Dal giornale di Vicenza del 23.02.2013.
È della Valchiampo miglior miele biologico al mond


La “melata di bosco” è stata giudicata la più buona tra le 170 selezionate in Germania. E in vallata si lavora per la De.co. Adriano Pieropan e Roberto Zarantonello hanno vinto un concorso internazionale per i prodotti biologici. Il miele biologico più buono al mondo è quello della Valchiampo. Lo dice BiolMiel, il concorso internazionale di mieli biologici promosso dal CiBi in collaborazione con il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura-Api e Bioitalia.
Ha vinto il primo premio assoluto su 170 Paesi sfidanti il miele dell´apicoltura “Il Favo” di Adriano Pieropan e Roberto Zarantonello. A Norimberga una commissione di esperti ha proclamato i vincitori del 6° concorso Biol Miel 2013, assegnando il primo premio ai due produttori di Chiampo. Un premio giunto a coronamento di un costante impegno per creare un miele di prima qualità, completamente biologico, senza la minima presenza di additivi o sostanze non naturali. Il lavoro di Pieropan e Zarantonello, ma ancor prima delle loro api, ha raggiunto così il primo gradino del podio, superando, tra le tante, Romania, Grecia, Spagna, Slovenia e Turchia.
Il miele de “Il Favo”, ottenuto con procedimento biologico, ha primeggiato per le sue qualità uniche. E potrebbe sembrare pure strano che nella valle che ospita il maggiore distretto nazionale della concia, vi sia posto per il miglior miele del mondo. Ma le colline e le montagne della Valchiampo, è cosa nota, sono un giardino rigoglioso per le api bottinatrici, che trovano polline e sostanze zuccherine in gran quantità. Dalle arnie della Calvarina, delle colline di Chiampo, dell´Alta Valle, esce un ottimo miele di ciliegio, acacia, melata, millefiori, anche di castagno, pianta antica della valle. Pieropan e Zarantonello lo lavorano, come decine di altri produttori nella zona. Non è un caso che qui si stia lavorando per creare una denominazione comunale del miele.
Il 16 febbraio è giunta da Norimberga una conferma della qualità di questo prodotto. La giuria è arrivata al verdetto eseguendo delle analisi chimiche, fisiche e olfattive, sui 170 campioni giunti da tutto il mondo. La Melata di bosco de “Il Favo” oltre al primo premio assoluto si è aggiudicata anche il primo premio per l´uniflora, lasciando in seconda posizione un miele di acacia giunto dalla Romania e in terza un miele di timo ottenuto in Grecia.
«Ci siamo iscritti al concorso quasi per caso – spiega Roberto Zarantonello – consegnando all´ultimo giorno utile tre campioni di miele a Bologna. Non ci aspettavamo certo questo risultato, che ci ripaga di tanti sacrifici».
Incredulo dell´esito anche Adriano Pieropan. «Pensavamo che si trattasse di un´azienda omonima – racconta il produttore -. Poi abbiamo avuto la conferma del risultato, che ci dà una grande soddisfazione».
Il Giornale di Vicenza – 23 febbraio 2013

Il pane all’olio di Sant’Agostino

Nella “Guida Gastronomica d’Italia” edita nel 1931 dal Touring Club Italiano, si legge che una delle specialità di Vicenza, è “il pane all’olio di Sant’Agostino”, proveniente dallo storico forno della Nogarazza, dove si produce Il più antico pane di Vicenza.

Il pane è sempre quello, “El pan de Bari”, formato, da piccole “banane”, graziosamente diverse una dall’altra, preparate dal pronipote del fondatore Lorenzo Bari, con l’olio, extravergine di oliva e cotto sotto l’originaria volta di mattoni, per ottenere quel pane croccante e asciutto che si fregia della De.Co. di Arcugnano, iscritta all’Albo Regionale con il n. VI-001.

La fritola co’a sardea

La fritola co’a sardea, è un piatto povero della Valleogra che ha ricevuto il riconoscimento ideato da Gino Veronelli, della denominazione De.Co. per il Comune di Torrebelvicino. Sono frittelle preparate seguendo la ricetta con il riso di Grumolo delle Abbadesse, la farina bianca e la sarda salata.. La fritola co’ a sardea già dagli anni Trenta era proposta per il magro desco delle famiglie in occasione della Quaresima o per le scampagnate di Pasquetta e per la “festa dei Oto”. Un piatto povero, cucinato in casa,
la cui antica ricetta ora è stata riscoperta dalla Confraternita nata per valorizzare questa frittella, a base di sardine., ancora oggi alla Sagra di Pasquetta a Pievebelvicino potete degustare la vera fritola, secondo la ricetta della locale Confraternita.
Il prodotto è regolarmente iscritto al n. VI-035 dell’Albo Regionale

De.Co. del bello e De.Co. del buono

Le De.Co. nel Comune di Nove sono individuate in due prodotti artigianali De.Co. del bello e uno della gastronomia, Deco del buono.
La “bossa bufona” con identificativo De.Co. n. vi-031, è un boccale con la parte alta traforata e lavorata, ornata di un tralcio di vite oppure di un fiore.
Il “piatto popolare in ceramica” con iscrizione n. VI-032 dell’Albo Regionale è il conosciutissimo piatto con decorazioni domestiche (la serie dei mesi e delle stagioni, i fiori, la scritta Nove, ecc.) presente in tante trattorie e nelle nostre mura domestiche.
“Il pollo de San Piero” (“o piato de san piero”) è un pollo ruspante, giovane, cotto in una casseruola in ceramica, accompagnato da fagioli conditi con una salsa locale; la sua identificazione De.Co. è al n. VI-033.

Patata Monte Faldo

La De.Co. è iscritta ll’Albo Regionale, al n. VI-036 Intercomunale* nei 5 Comuni di Trissino (01 intercomunale), Cornedo V. (02 intercomunale), Brogliano (03 intercomunale), Valdagno (04 intercomunale), Nogarole V. (05 intercomunale).
Il territorio di produzione è delimitato all’interno di questi 5 Comuni posti intorno al Monte Faldo con altitudine compresa tra 120 e 800 mt s.l.m.
La Patata Monte Faldo non è rappresentata da un’unica varietà tipica del luogo, ma da quelle storicamente coltivate quali: Bintje, Kennebec, Spunta, Primura e Cornetta “ovi de galo”. A rendere molto particolari queste patate sono le caratteristiche pedoclimatiche della zona di produzione caratterizzate dalla presenza di suoli scuri e litosuoli posti su rocce eruttive e metamorfiche, uniti ad una forte escursione termica generata dall’aria fresca che scende dalle piccole dolomiti.

*Intercomunale
Art. 4 C. 2 definisce I Requisiti Per L’attribuzione Della De.Co. Ai Prodotti Locali.
I prodotti che si fregiano della De.Co. devono essere prodotti nell’ambito del territorio del Comune o di un territorio intercomunale omogeneo per caratteristiche produttive e di prodotto ed essere legati alla storia, alla cultura e alle tradizioni locali.