La bossa bufona – Iscriz. Albo Regionale VI-031

La bossa bufona è un oggetto della tradizione popolare di Nove, un boccale con la parte alta lavoratacon la riproduzione di tralcio di vite o o fiori, nel quale per sorbire il contenuto del fondo occorre succhiare dal bordo superiore, avendo l’accortezza di chiudere i buchi dove passa l’aria.

I Parpagnacchi di Marano – Iscriz. Albo Regionale VI-062

Come tutti i racconti tramandati oralmente da padre in figlio, anche quello dei “Parpagnacchi” ha delle sfumature storiche e culturali molto interessanti. Si narra che nei primi anni del ‘900, Villa Fioretti rappresentasse un luogo di scambio e commercio, fra gli abitanti di Marano Vicentino e gli  austriaci che si erano stabiliti nelle zone di Leggi di piùI Parpagnacchi di Marano – Iscriz. Albo Regionale VI-062[…]

Il Folpo di Noventa Padovana – Iscriz. Albo Regionale PD-004

LA TRADIZIONALE SAGRA DEL FOLPO Si svolge in autunno questo apputamento tanto atteso e che vede la partecipazione di migliaia di persone ogni anno.Ha un’origine antica, sicuramente anteriore ai documenti del sei-settecento che ne parlano. Lo storico Andrea Gloria, nel “ Territorio Padovano illustrato “ del 1862 , scrive che a Noventa “frequentatissima v’è la Leggi di piùIl Folpo di Noventa Padovana – Iscriz. Albo Regionale PD-004[…]

Patata di Pagnano – Iscriz. Albo Regionale TV-003

Territorio di ProduzioneLa Patata di Pagnano De.Co. viene prodotta nell’ambito del territorio comunale. Il Comune di Asolo è situato, dal punto di vista geologico, in corrispondenza dei primi affioramenti del substrato roccioso che emergono dall’alta pianura alluvionale veneta. Il territorio è circa per la metà pianeggiante e per la metà collinare. La zona pianeggiante è Leggi di piùPatata di Pagnano – Iscriz. Albo Regionale TV-003[…]

Carne secca di cavallo di Legnaro: Iscriz. Albo Regionale PD-001

Il territorio veneto è impregnato di storia, cultura e tradizioni locali; sono molte le persone che si attivano costantemente per riscoprire le radici di un passato che non deve essere dimenticato,soprattutto per le sue meraviglie eno-gastronomiche e artigianali. Esistono i marchi di qualità europei che si adoperano per sostenere una macroeconomia locale: vedi il prosecco Leggi di piùCarne secca di cavallo di Legnaro: Iscriz. Albo Regionale PD-001[…]

Patata americana di Anguillara: Iscriz. Albo Regionale PD- 003

Da oltre 100 anni, ad Anguillara, piccolo Comune della bassa padovana, tra i banchi dei fruttivendoli e nelle fiere d’autunno compaiono invitanti le patate dolci che oltre a deliziare il palato contribuiscono, come le caldarroste, a tenere piacevolmente calde le mani. Ma, per assicurarsi che le patate dolci, o batate, acquistate corrispondano ai rigidi criteri Leggi di piùPatata americana di Anguillara: Iscriz. Albo Regionale PD- 003[…]

Gobeti di Zermeghedo: Iscriz. Albo Regionale VI-039

Il Gobeto di Zermeghedo De.Co. è un prodotto di pasticceria tradizionale del territoriodi Zermeghedo ed è identificato dal logo De.Co. che viene apposto su ciascuna confezione. Il Gobeto si presenta con forma semicircolare arrotondata, di colore nocciola tostata, di un profumo dolce marsalato, di un sapore delicato con retrogusto di “Vin Recioto”. Per la produzione Leggi di piùGobeti di Zermeghedo: Iscriz. Albo Regionale VI-039[…]

Maresina erba madre: Iscriz. Albo Regionale VI-037

Maresina erba madre nella gastronomia tradizionale locale” del comune di Valdagno La Maresina è una pianta che cresce lungo le strade di campagna o nei giardini e presenta notevoli valenze sia farmacologiche che culinarie. A Valdagno il suo nome è legato in primis alla tradizionale “frìtola”, ma è associata anche ad altri prodotti alimentari e Leggi di piùMaresina erba madre: Iscriz. Albo Regionale VI-037[…]

Le patate di Rotzo: Iscriz. Albo Regionale VI-049

“Oggi sono andato a fare provviste di patate… I campi al sole, gli orti davanti le case, il bosco che avanza e la montagna dietro le spalle; lindore, aria pulita, gente serena che poco chiede. Gli altri nativi sono in Canadà, Australia, Francia… Il ragazzo dal quale ho comprato due quintali di patate concimate con Leggi di piùLe patate di Rotzo: Iscriz. Albo Regionale VI-049[…]

Gnochi con la fioreta: Iscriz. Albo Regionale VI-048

Recoaro riserva la sorpresa di una cucina di matrice tedesca, dovuta all’origine d’oltralpe degli abitanti dell’arco montano tra la Lessinia veronese e l’Alto Vicentino. Risale all’XI secolo la prima notizia dell’insediamento tra le montagne del Veneto di coloni provenienti dalle vallate bavaresi.Le cronache medievali li citano con il nome di Cimbri, da mettere in relazione Leggi di piùGnochi con la fioreta: Iscriz. Albo Regionale VI-048[…]

Risotto di quaglia – Iscriz. Albo Regionale VI-025

L’allevamento intensivo della quaglia prende avvio a Malo negli anni sessanta. Alcuni lungimiranti maladensi, visto il successo che in quel periodo stavano ottenendo gli allevatori di polli, ebbero l’intuizione e il coraggio di diversificare la produzione. Probabilmente i primi e rudimentali allevamenti casalinghi furono avviati per fornire animali da cacciare in occasione di gare venatorie. Leggi di piùRisotto di quaglia – Iscriz. Albo Regionale VI-025[…]

Amaro di Malo – Iscriz. Albo Regionale VI-023

Deco AmaroMalo ha una forte tradizione legata alla produzione di bevande alcoliche e medicinali e vanta ricette pressoché uniche nate dalla presenza nel territorio di particolari materie prime. Quando le storiche aziende distillatrici maladensi passarono ad una produzione industriale che li stimolò a ricercare profumi e aromi inediti adatti al mercato, esse mantennero al contempo Leggi di piùAmaro di Malo – Iscriz. Albo Regionale VI-023[…]

Pomi della Luisiana – Iscriz. Albo Regionale VI-044 e Peri della Luisiana – Iscriz. Albo Regionale VI-045

La Pedemontana dell’Altopiano di Asiago conserva una scenario agrario tradizionale, con boschi, pascoli e colture a pieno campo che trovano complemento nelle colture d’orto e frutteto. Questa invidiabile situazione ha consentito in particolare la conservazione di alberi da frutta altrove sostituiti da varietà d’importazione, magari più produttive ma senza dubbio di caratteristiche omologate. Questo patrimonio Leggi di piùPomi della Luisiana – Iscriz. Albo Regionale VI-044 e Peri della Luisiana – Iscriz. Albo Regionale VI-045[…]

Pignoletto d’oro – Iscriz. Albo Regionale VI-007

“Il Pignoletto è citato in alcuni documenti del ‘700 E’ stato oggetto di scambi nel Vicentino fino alla fine dell”800, quando fu ibridato con il mais nostrano da Antonio Fioretti nel 1890 per dar luogo al mais Marano, il “maranello”.Veniva coltivato nelle campagne umide a nord di Vicenza”. Il pignoletto è un mais qualitativamente eccezionale Leggi di piùPignoletto d’oro – Iscriz. Albo Regionale VI-007[…]

Bandiola di Sant’Agata – Iscriz. Albo Regionale VI-002

È la “bondiola di Sant’Agata” il primo De.Co., prodotto a denominazione comunale certificato, di Arzignano. Un’eccellenza gastronomica della tradizione di Tezze che diventa così patrimonio della comunità.La novità è stata presentata ieri in municipio dal sindaco Giorgio Gentilin e dall’assessore alla valorizzazione delle tipicità del territorio Samuel Guiotto, insieme alla Pro loco e alle associazioni Leggi di piùBandiola di Sant’Agata – Iscriz. Albo Regionale VI-002[…]

Grappa Clinto di Costabissara – Iscriz. Albo Regionale VI-014

Le prime notizie documentate della famiglia Schiavo a Costabissara vengono da una mappa catastale del 1669 che indica la loro casa laddove si trova oggi la distilleria che ne porta il nome. L’inizio dell’attività ha inizio nel secondo Ottocento e si deve a Domenico Schiavo, che distilla ‘a domicilio’, com’era d’uso all’epoca, girando con un Leggi di piùGrappa Clinto di Costabissara – Iscriz. Albo Regionale VI-014[…]

La Patata del Montello Carantina – Iscriz. Albo Regionale TV-002

La Patata del Montello Carantina De.Co. viene prodotta in un ambito territoriale che ricade sul Montello. I Comuni interessati sono: Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Volpago del Montello, Montebelluna in Provincia di Treviso. ll Montello è un rilievo molto peculiare dal punto di vista geologico. Lo stesso nome indica che non Leggi di piùLa Patata del Montello Carantina – Iscriz. Albo Regionale TV-002[…]

I Rofioi di Sanguinetto – Iscriz. Albo Regionale VR-001

Si narra che un tempo a Sanguinetto, ogni 12 settembre in occasione del Santo Nome di Maria, la contrada Capo di Sotto -di fronte alla chiesetta della Rotonda- si animasse a festa con banchetti di dolciumi. Pare inoltre che, nell’antistante locanda “Alla Posta”, i proprietari signori Longhi ospitassero momenti di allegria con balli invisi al Leggi di piùI Rofioi di Sanguinetto – Iscriz. Albo Regionale VR-001[…]

Le ciliegie di Maser – Iscriz. Albo Regionale TV-001

Già presente di certo a Maser in epoca romana , la ciliegia è attestata nei documenti come coltivazione solo a partire dal Medioevo, e trova il proprio momento di splendore in epoca rinascimentale, nell’opulenza dei banchetti signorili e nel miglioramento delle tecniche d’innesto.Durante i secoli successivi, e particolarmente nel Settecento, si assiste ad una sempre Leggi di piùLe ciliegie di Maser – Iscriz. Albo Regionale TV-001[…]

La fritola co’a sardea di Pievebelvicino – Iscriz. Albo Regionale VI-035

Fin dagli anni ’30 sotto il portico di via Carducci esisteva una delle poche osterie di Pievebelvicino. Era gestita dai coniugi Giovanni Scapin e Caterina Greselin, meglio conosciuta come la “nela” Terminata la tragedia della seconda Guerra mondiale, la gente riprese la modesta laboriosità quotidianità, chi nei campi e boschi, chi nelle varie miniere delle Leggi di piùLa fritola co’a sardea di Pievebelvicino – Iscriz. Albo Regionale VI-035[…]

Le cornette di Montecchio Maggiore – Iscriz. Albo Regionale VI-028

Nel territorio di Montecchio Maggiore con il nome di ‘cornette’ si indicano i baccelli di un particolare tipo di legume, il fagiolo nano dall’occhio veneto. La denominazione scientifica, Dolichos melanophtalmus, mette in risalto la caratteristica saliente del seme: l’occhio (dal greco ophtalmos) di colore nero (melanos) che ne segna la depressione. Il fatto che non Leggi di piùLe cornette di Montecchio Maggiore – Iscriz. Albo Regionale VI-028[…]

Il mais Marano di Marano Vicentino – Iscriz. Albo Regionale VI-026

La polenta è uno dei simboli della cucina veneta e questa varietà di mais dalla storia esemplare è quanto di meglio un cuoco possa chiedere per onorare la sua tradizione. Spetta ad Antonio Fioretti, agronomo da Marano Vicentino, il merito di aver selezionato, circa cent’anni fa un tipo di mais adatto alle terre ghiaiose e Leggi di piùIl mais Marano di Marano Vicentino – Iscriz. Albo Regionale VI-026[…]

Il Riso Vialone Nano e Carnaroli di Grumolo delle Abbadesse e Torri di Quartesolo – Iscriz. Albo Regionale VI-056

Il nome del comune fa riferimento al poggio, grumulus, sul quale nell’antichità sorgeva un castello; le badesse sono invece le principali artefici della fortuna del paese. È infatti alle monache del monastero benedettino di San Pietro a Vicenza che pochi anni dopo il Mille il vescovo Liudigerio I dà in feudo le terre di Grumolo Leggi di piùIl Riso Vialone Nano e Carnaroli di Grumolo delle Abbadesse e Torri di Quartesolo – Iscriz. Albo Regionale VI-056[…]

I bucatini alla lughese – Iscriz. Albo Regionale VI-052

L’Italia è il paese della pasta per antonomasia, ma occorre distinguere le due le tradizioni che la riguardano, dettate dalla latitudine, ovvero dal clima. Al Sud si coltiva grano duro e si produce pasta secca di tutti i formati, lunga come gli spaghetti o corta come le orecchiette. Al Nord si coltiva grano tenero e Leggi di piùI bucatini alla lughese – Iscriz. Albo Regionale VI-052[…]

Gli gnocchi di Poianella – Irciz. Albo Regionale VI-004

La peculiarità della produzione sta nella particolare ricetta, nella preparazione, nell’utilizzo di ingredienti di prima qualità e di prodotti del territorio. Gli ingredienti sono: patate, sale, salvia dei nostri orti, burro, formaggio grana delle nostre latterie sociali, farina bianca e uova. Le patate vengono lessate e poi lavorate manualmente per amalgamare gli ingredienti di cui Leggi di piùGli gnocchi di Poianella – Irciz. Albo Regionale VI-004[…]

Gli spaghi di Dueville – Iscriz. Albo Regionale VI-016

Tutt’intorno, lo scenario di una campagna coltivata soprattutto a mais, complementare al quale si pone la coltura dei legumi, seminati tra i filari del cereale, sfruttandone i fusti come tutore per gli steli rampicanti. Questo vale per i fagioli, ma soprattutto per una varietà che tollera bene la siccità conosciuta come fagiolo o “tegolina asparago”, Leggi di piùGli spaghi di Dueville – Iscriz. Albo Regionale VI-016[…]

La ciliegia Durona di Chiampo – Iscriz. Albo Regionale VI-009

Nella valle del Chiampo la coltivazione del ciliegio è attività documentata fin dall’epoca medievale, assurta a rilevanza commerciale attorno alla metà del Novecento, con specifico riferimento a una ‘durona’ di selezione locale, protagonista di una popolare Mostra delle Ciliegie fin dal 1961. Trattasi di un frutto di pezzatura grossa, del peso di circa 7 grammi, Leggi di piùLa ciliegia Durona di Chiampo – Iscriz. Albo Regionale VI-009[…]

I fagioli di Posina

La produzione agricola di Posina ha un elemento di storico orgoglio nei fagioli, che un bollettino agronomico del 1936 elenca tra i più apprezzati sul mercato a livello nazionale. Il riferimento è per il legume che ancora oggi va sotto il nome di Scalda, termine che potrebbe avere un significato diretto, riferito al valore nutritivo Leggi di piùI fagioli di Posina[…]

Gli gnocchi di Selva di Trissino – Iscriz. Albo Regionale VI-046

Sul versante meridionale dal monte Faldo, si trova Selva, località del comune di Trissino che già che le cronache medievali descrivono suddivisa in 36 poderi e che nel Cinquecento l’umanista Gian Giorgio Trissino decantava per via di un vino bianco ivi prodotto, detto Senese, sottolineando che papa Paolo III apprezzava riceverne regolare omaggio. Collocata sulla Leggi di piùGli gnocchi di Selva di Trissino – Iscriz. Albo Regionale VI-046[…]

Il broccolo fiolaro di Creazzo – Iscriz. Albo Regionale VI-015

Il broccolo, finché è stato uno dei pochi ortaggi freschi reperibili durante l’inverno, ha rappresentato una voce importante dell’economia delle colline di Creazzo. Ancora negli anni Sessanta veniva portato al mercato confezionato in ‘sacare’, sorta di corone che le donne intrecciavano con ‘strope’ di salice. La coltivazione, che ha qualche secolo di storia documentata, riguarda Leggi di piùIl broccolo fiolaro di Creazzo – Iscriz. Albo Regionale VI-015[…]

Il formaggio di Altissimo

Un caseificio sociale e un cospicuo numero di stalle private fanno di Altissimo un polo caseario di particolare interesse per il mantenimento di una produzione a carattere tradizionale, legata ancora alla pratica dell’alpeggio. Il disciplinare di produzione prevede innanzitutto che le bovine siano alimentate in estate preferibilmente al pascolo e durante la stabulazione invernale a Leggi di piùIl formaggio di Altissimo[…]

Le corniole di Cornedo Vicentino – Iscriz. Albo Regionale VI-012

In Italia il corniolo è conosciuto principalmente come pianta ornamentale, mentre nell’Est Europa è tradizionalmente usato in cucina. Il legno, il più duro e resistente presente i Europa, è utilizzato per la fabbricazione di pezzi di attrezzi soggetti a forte usura e per lavori di tornio come le pipe e in ebanisteria anche perché gli Leggi di piùLe corniole di Cornedo Vicentino – Iscriz. Albo Regionale VI-012[…]

I Bisi di Pozzolo di Villaga

Ogni anno a Pozzolo di Villaga la primavera è annunciata dalla raccolta dei “BISI”. I buoni piselli di Pozzolo, infatti, arrivano presto, favoriti dalla particolare composizione del suolo e da un clima ideale. Qui, su questo grande altopiano dei Colli Berici, l’esposizione al sole e le coltivazioni su rive o terrazzi in “costiera” – sempre Leggi di piùI Bisi di Pozzolo di Villaga[…]

Il pisello nano di Lonigo – Iscriz. Albo Regionale VI-021

La coltivazione del pisello nano “Colli di Lonigo” meglio conosciuto nella zona come il pisello di Monticello o il Bianchetto di Monticello, prese piede nella frazione collinare di Monticello di Lonigo nell’immediato dopoguerra. Inizialmente la produzione veniva venduta in paese a Lonigo o ai mercati limitrofi di Villa del Ferro e di Alonte fino a Leggi di piùIl pisello nano di Lonigo – Iscriz. Albo Regionale VI-021[…]

Torchio in ottone per pasta fresca – Iscriz. Albo Regionale VI-063

Il prodotto posto all’interno nel corpo del torchio, per effetto della vite, azionata dal manico, viene spinto attraverso la trafila ottenendo i “bigoli” (spaghetti molto grossi) o “gargati” (rigatoni con spessore di pasta consistente e grosse rigature).Nel territorio comunale di Marano Vicentino, fin dall’inizio del XIX secolo, in base a documenti contabili e vecchi cataloghi, Leggi di piùTorchio in ottone per pasta fresca – Iscriz. Albo Regionale VI-063[…]

Le noci di Lugo di Vicenza – Iscriz. Albo Regionale VI-053

La vicenda del noce è simile a quella del castagno: originario dell’Asia Minore, dalla Grecia giunse a Roma per poi diffondersi in tutta la penisola. Il nome scientifico Juglans regia, di conio ciceroniano, deriva da Jovis glans, ghianda di Giove, e testimonia la considerazione che già gli antichi avevano del frutto di questo grande albero. Leggi di piùLe noci di Lugo di Vicenza – Iscriz. Albo Regionale VI-053[…]

La “Cincionela co la rava” di Chiampo – Iscriz. Albo Regionale VI-010

La produzione di questa salsiccia rimanda al tempo in cui i contadini, pressati dalla necessità di fare maggiore provvista possibile, addizionavano le carni degli insaccati meno pregiati con polpa di rapa, ortaggio autunnale disponibile nello stesso periodo della macellazione dei maiali. Per ottenere un prodotto quanto più fedele alla tradizione si prescrive il ricorso a Leggi di piùLa “Cincionela co la rava” di Chiampo – Iscriz. Albo Regionale VI-010[…]

Il tarassaco di Conco – Iscr. Albo Regionale VI-060

L’Altopiano di Asiago ha una forte tradizione per l’impiego delle erbe spontanee in cucina e in liquoreria. Le varietà di possibile utilizzo sono molteplici ed è un peccato che in anni recenti questa competenza, un tempo tramandata di generazione in generazione, si sia affievolita.Una delle poche eccezioni riguarda la pianta che con la sua estesa Leggi di piùIl tarassaco di Conco – Iscr. Albo Regionale VI-060[…]

Tartufo Scorzone di Nanto

E’ una varietà di tartufo estivo, impiegata nella gastronomia vicentina principalmente per la preparazione di primi piatti come risotti, lasagne, zuppe ecc… Il tartufo dei Colli Berici e di Nanto è di colore nerastro, ha una forma ovale o tondeggiante con grosse verruche screpolate, l’interno è di colore grigio-marrone con numerose venature biancastre. Il suo Leggi di piùTartufo Scorzone di Nanto[…]

Tortello con la zucca – Iscriz. Albo Regionale VI-059

Il prodotto è il piatto principale della tradizionale Festa della Zucca di Montegaldella che si svolge la 3° e 4° settimana di settembre ogni anno. Il “Tortello di zucca di Montegaldella DE.CO.” viene prodotto nel territorio di Montegaldella da residenti dello stesso Comune, e dagli esercizi commerciali, pro loco, attività connesse all’ agricoltura “Agriturismi” adibiti Leggi di piùTortello con la zucca – Iscriz. Albo Regionale VI-059[…]

Frumento invernisso di Lusiana

Dalla delibera di Giunta n.14 del 26.02.2015 Su segnalazione da parte dell’Associazione Lusaàn ar Spilar Natura il Comune ha appriovato l’introduzione di una nuova De.C.O.: grazie soprattutto al lavoro di recupero del sig. Pizzato Giovanni, collaboratore dell’Associazione. Le ricerche effettuate dai collaboratori del Museo Diffuso, riassunte nella sezione “Lavorazione della paglia – origine e sviluppo Leggi di piùFrumento invernisso di Lusiana[…]

L’avannotto di Bolzano Vicentino – Iscriz. Albo regionale VI-047

Scrive il Candiago, nei suoi «Itinerari Gastronomici Vicentini»: «Tesina: corso d’acqua in cui si pescano le trote fario e iridea»; le prime, indigene dei corsi d’acqua sorgiva; le seconde, allevate per il consumo e la pesca sportiva. Ma non solo, perché a proposito del suo affluente Tergola, che nasce proprio in territorio di Bolzano, aggiunge: Leggi di piùL’avannotto di Bolzano Vicentino – Iscriz. Albo regionale VI-047[…]

Liquore Girolimino di Santorso

IL CENOBIO GIROLIMINO DI SANTA MARIA DI MONTE SUMMANO Già in epoca romana, le popolazioni salivano in pellegrinaggio sulla cima del monte Summano per venerare il dio Plutone al quale era stato eretto un tempio. Ne è testimonianza una lapide marmorea tuttora visibile in Piazza Papiria a Piovene Rocchette. La leggenda narra come S. Prosdocimo, Leggi di piùLiquore Girolimino di Santorso[…]

Il miele della Val Chiampo – Iscriz. Albo Regionale VI-011.09 – VI-011.01 – VI-001.05 – VI-011.02 – VI-011.07 – VI-011.08 – VI-011.03 – VI-011.06 INTERC.

La dicitura “Miele Valchiampo DE.CO.” è riservata al prodotto ottenuto in conformità al presente disciplinare di produzione. Il Miele Valchiampo DE.CO. viene prodotto nel territorio dei Comuni della Valle del Chiampo (Montebello Vicentino, Zermeghedo, Montorso Vicentino, Arzignano, Chiampo, Nogarole Vicentino, San Pietro Mussolino, Altissimo, Crespadoro) ed è identificato dal logo DE.CO. che viene apposto su Leggi di piùIl miele della Val Chiampo – Iscriz. Albo Regionale VI-011.09 – VI-011.01 – VI-001.05 – VI-011.02 – VI-011.07 – VI-011.08 – VI-011.03 – VI-011.06 INTERC.[…]

La patona di Tonezza

Da vari anni gli abitanti di Tonezza si segnalano per l’impegno nel recupero dell’agricoltura di montagna, a partire dalle patate, che riescono a meraviglia sui terreni di natura morenica. La realtà odierna accomuna Tonezza alle limitrofe località dell’alta valle dell’Astico: si tratta di una produzione esigua, ma comunque significativa perché ‘naturale’, come la si definisce Leggi di piùLa patona di Tonezza[…]

Bigoli co’ l’arna di Zanè

Strano a dirsi, ma per spiegare il senso del proverbio “arna lessa e bigolo tondo a Rosario contenta il mondo” bisogna andare indietro nel tempo fino alla battaglia di Lepanto. Era il 7 ottobre 1571 quando al largo del golfo di Corinto si affrontarono le flotte della Lega Santa e dell’Impero Ottomano. La vittoria dell’alleanza Leggi di piùBigoli co’ l’arna di Zanè[…]

La trota di Cresole – Iscriz. Albo Regionale VI-006

Nominalmente il Bacchiglione nasce a Dueville dalla convergenza delle acque di una miriade di risorgive, poi s’ingrossa grazie al contributo del torrente Timonchio, che scende dalla Val Leogra, e quando scorre presso Cresole, tagliando lo spigolo sud-est del territorio di Caldogno, può già chiamarsi fiume. Qui, tra tanti piccoli affluenti, scorre la roggia Menegatta, tracciata Leggi di piùLa trota di Cresole – Iscriz. Albo Regionale VI-006[…]

Grappa di Montegalda – Iscriz. Albo Regionale VI-055

Vicenza è la provincia della grappa, forte di un primato che le viene innanzitutto per numero di distillerie storiche. Una di queste si trova a Montegalda ed è in attività dal 1840 nell’adeguata cornice di un edificio del Cinquecento, affettuosamente chiamato il Palazzone. A condurla è la quarta generazione della famiglia Brunello, artigiani delle distillazione Leggi di piùGrappa di Montegalda – Iscriz. Albo Regionale VI-055[…]

L’asparago di Marola

Il Veneto è una delle regioni più quotate nella produzione dell’asparago, pianta che richiede terreni di origine fluviale, corrispondenti all’habitat originario della specie, e clima ventilato, ma senza eccessivi sbalzi di temperatura. Questo accade nella valle del Brenta, dov’è celebre la realtà diBassano del Grappa, ma anche in altre località, dall’Adige al Piave, dove la Leggi di piùL’asparago di Marola[…]

Impastatrice in ghisa con utensile a forcella – Iscriz. Albo Regionale VI-064

Impastatrice con struttura autoportante in ghisa, con utensile impastatore a forcella.Nel territorio comunale di Marano Vicentino, fin dall’inizio del XX secolo vi sono testimonianze relative alla produzione di macchine impastatrici per pasta da pane e pasticceria ideate e costruite per mantenere invariato il naturale ciclo di impasto, ma sostituendo l’azione delle mani con un utensile Leggi di piùImpastatrice in ghisa con utensile a forcella – Iscriz. Albo Regionale VI-064[…]

La carota bianca de.co. di Monticello Conte Otto

Il nome scientifico, Pastinaca sativa, sottolinea che si tratta di una varietà ‘da semina’, selezionata da un’antenata spontanea, diffusa nei prati e negli incolti di tutta Italia, dalla pianura ai 1500 metri di quota: una pianta erbacea, con steli cavi, profondamente solcati, e fogliame simile a quello del sedano, sul quale spiccano le infiorescenze a Leggi di piùLa carota bianca de.co. di Monticello Conte Otto[…]

Formaggio e Latticini Monte Faldo di Nogarole Vicentino

Il formaggio e i latticini “Monte Faldo” vengono prodotti con il latte derivante dagli allevamenti posti appunto nel territorio del Monte Faldo. L’erba e la fienagione con cui vengono alimentate le vacche da latte sono lavorate esclusivamente nella zona collinare del Monte Faldo. Gli allevamenti e i campi coltivati rientrano nei confini amministrativi dei Comuni Leggi di piùFormaggio e Latticini Monte Faldo di Nogarole Vicentino[…]

La mostarda vicentina di Montecchio Maggiore – Iscriz. Albo Regionale VI-027

Per molti buongustai Montecchio è legato anche al ricordo della mostarda, uno dei prodotti più schiettamente vicentini. I romani la chiamavano ‘mustum ardens’, mosto ardente, e la ottenevano pestando semi di senape con aceto e vino nuovo, ma nei secoli la mostarda verrà preparata con le basi più disparate, dal miele al grasso di cappone. Leggi di piùLa mostarda vicentina di Montecchio Maggiore – Iscriz. Albo Regionale VI-027[…]

La bondola di Torrebelvicino – Iscriz. Albo Regionale VI-034

Il termine «bondola» deriva forse dal latino «botulu», che sta per budello, o ancor più probabilmente da una voce arcaica d’ambito padano indicanteun oggetto di forma tondeggiante. Questi insaccati d’impasto analogo al cotechino, hanno tuttavia pezzatura maggiore e forma tondeggianteper via dell’insaccatura in vescica. Quanto alla preparazione, carni e cotiche, nelle proporzioni codificate dalla tradizione Leggi di piùLa bondola di Torrebelvicino – Iscriz. Albo Regionale VI-034[…]

Il Bacalà alla Vicentina di Sandrigo – Iscriz. Albo Regionale VI-058

La “Venerabile Confraternita del bacalà alla vicentina” suggerisce una ricetta che è il frutto di studi e di comparazioni tra le numerose ricette in auge nei ristoranti e nelle trattorie più famose del Vicentino tra gli anni trenta e cinquanta senza demonizzare le varianti attualmente in servizio.Ingredienti per 12 persone:Kg 1 di stoccafisso secco – Leggi di piùIl Bacalà alla Vicentina di Sandrigo – Iscriz. Albo Regionale VI-058[…]

Le composte di Montorso – Iscriz. Albo Regionale VI-029

Montorso è un paese di tradizioni agricole, oggi per lo più orientato al vigneto nell’ambito della zona di produzione dei pregiati vini Doc Gambellara. A testimonianza dell’antica realtà contadina resta tuttavia un prodotto unico nel suo genere, le composte, una conserva che si ricava dalle verze. Questo ortaggio invernale (Brassica oleracea sabauda) si distingue nella Leggi di piùLe composte di Montorso – Iscriz. Albo Regionale VI-029[…]

Il Marsòn – Iscriz. Albo Regionale VI-003.02 INTERC.

Uno degli abitanti meno appariscenti corsi d’acqua di risorgiva che segnano l’alta pianura vicentina è il ‘marson’, un piccolo pesce di fondo dalle abitudini notturne che sui trattati di ittiologia compare sotto il nome di scazzone (Cottus gobio). Il ‘marson’ appartiene alla famiglia dei ghiozzi e dunque è lontano parente dello scorfano, ben più noto Leggi di piùIl Marsòn – Iscriz. Albo Regionale VI-003.02 INTERC.[…]

La carne secca di Lusiana – Iscriz. Albo Regionale VI-043

Nei tempi andati la macellazione degli animali di grossa taglia, domestici e selvatici, poneva il problema di conservarne le carni per evitare gli sprechi del consumo immediato. Il metodo di più frequente adozione era la salagione dei tagli più pregiati, che nelle sue varianti regionali spazia dalla carne salada trentina alla bresaola valtellinese. A Lusiana Leggi di piùLa carne secca di Lusiana – Iscriz. Albo Regionale VI-043[…]

Il mandorlato di Lonigo – Iscriz. Albo Regionale VI-020

Il mandorlato è quella sorta di candido torrone che annovera i produttori più autorevoli proprio nella zona di confine meridionale tra Vicenza e Verona, dove sono Lonigo e Cologna Veneta rispettivamente a fronteggiarsi in una dolce contesa. La produzione è documentata fin dal Settecento, ma è probabile che sia ben più antica, con attendibile attribuzione Leggi di piùIl mandorlato di Lonigo – Iscriz. Albo Regionale VI-020[…]

La Patata Monte Faldo – Iscriz. Albo Regionale VI-036.03 VI-036.02 – VI-036.05 – VI-036.01 – VI-037 INTERC.

Il monte Faldo è la cima d’avvio della dorsale lessinea che segna lo spartiacque tra le valli dell’Agno e del Chiampo: 807 metri di quota e ancora oggi una vegetazione boschiva che ha storico riscontro nel toponimo di Selva di Trissino. Laddove il terreno collinare è stato sgombrato per dar spazio all’agricoltura, il contesto si Leggi di piùLa Patata Monte Faldo – Iscriz. Albo Regionale VI-036.03 VI-036.02 – VI-036.05 – VI-036.01 – VI-037 INTERC.[…]

El formajo nel pignato di Caltrano – Iscriz. Albo Regionale VI-050

La parsimonia è virtù tipica del contadino, specie quando la natura non regala nulla. È il caso della montagna,dove ogni prodotto costa fatica e dunque viene utilizzato senza spreco alcuno. Così accade pure per il formaggio: il migliore destinato al mercato e quello che ha qualche difetto all’autoconsumo. Il contadino parsimonioso s’ingegna allora per recuperarlo, Leggi di piùEl formajo nel pignato di Caltrano – Iscriz. Albo Regionale VI-050[…]

I marroni di Lugo di Vicenza – Iscriz. Albo Regionale VI-054

Originario dell’Europa sud-orientale, il castagno ha conquistato gran parte del continente prima al seguito delle legioni romane e poi ha consolidato le posizioni attorno ai monasteri medievali. I botanici lo classificano come Castanea sativa – dal latino sativus, da semina, ovvero coltivato – ricordando così che la sua presenza ha rivestito un ruolo fondamentale nell’alimentazione Leggi di piùI marroni di Lugo di Vicenza – Iscriz. Albo Regionale VI-054[…]

I piselli di Lumigliano

Ai piedi della rupe di Lumignano si scorgono gli orti a terrazze, le cosiddette ‘masiere’, dov’è tradizionale la coltura dei piselli, merito dei monaci Benedettini che probabilmente la avviarono in epoca medievale. I contadini di un tempo avevano capito di poter sfruttare il riverbero della roccia riscaldata dal sole per ottenere una produzione tanto precoce Leggi di piùI piselli di Lumigliano[…]

Il riso di Bagnolo di Lonigo – Iscriz. Albo Regionale VI-022

La coltura del riso venne introdotta nella pianura di Vicenza dai benedettini, cui va il merito d’aver regolato le acque che ne rendevano paludoso gran parte del territorio. Nel distretto di Lonigo aveva vocazione in tal senso Bagnolo, località d’esplicita ricchezza idrica, dove sorge villa Pisani, una delle opere più significative di Andrea Palladio, realizzata Leggi di piùIl riso di Bagnolo di Lonigo – Iscriz. Albo Regionale VI-022[…]

La fritola co’a sardea di Pievebelvicino – Iscriz. Albo Regionale VI-035

Fin dagli anni ’30 sotto il portico di via Carducci esisteva una delle poche osterie di Pievebelvicino. Era gestita dai coniugi Giovanni Scapin e Caterina Greselin, meglio conosciuta come la “nela”. Terminata la tragedia della seconda Guerra mondiale, la gente riprese la modesta laboriosità quotidianità ,chi nei campi e boschi, chi nelle varie miniere delle Leggi di piùLa fritola co’a sardea di Pievebelvicino – Iscriz. Albo Regionale VI-035[…]